Parliamo dell’archetypal branding e del perché può servire anche a te
Spesso sentiamo il bisogno di acquistare un prodotto o ordinare un servizio quasi esclusivamente in base a come questo acquisto ci fa sentire. Tendiamo anche ad associarci a determinati marchi, diventando fedeli sostenitori di alcuni brand e non di altri.
Tuttavia, raramente ci chiediamo perché i brand riescano a evocare emozioni così forti e a parlare al nostro cuore. La risposta risiede nell’archetypal branding e nell’uso che i marchi di successo fanno di questo strumento!
Che cosa sono gli archetipi?
Definiti per la prima volta dallo psicologo Carl Jung, gli archetipi sono strutture psichiche identiche comuni a tutti noi, che abbiamo ereditato dai nostri antenati.
Gli archetipi sono profondamente radicati nella nostra incoscienza. Ciascun archetipo suscita in noi reazioni inconsce diverse e, anche se non si tratta di ragionamenti che è facile fare in modo razionale e logico, gli archetipi si concretizzano spesso in simboli e immagini evocative.
Che cosa c’entrano gli archetipi con i brand?
I migliori brand strategist e marketer hanno portato la teoria di Carl Jung a un livello successivo e nel 2001 le autrici Margaret Mark e Carol S. Pearson hanno pubblicato il celebre libro “The Hero and the Outlaw: Building Extraordinary Brands Through the Power of Archetypes”.
Il libro fornisce le esatte istruzioni su come costruire un brand di successo utilizzando la teoria degli archetipi. Secondo le autrici, i brand strategist più esperti e lungimiranti possono sfruttare 12 archetipi, tutti interamente basati su pulsioni intime e incoscienti dell’essere umano, per dare un volto e un’identità ai marchi.
Con il progredire della società, è naturale aspettarsi che gli archetipi si evolvano. In questo video, Carol Sanford descrive quattro nuovi archetipi, sorti in seguito alla rivoluzione tecnologica. I nuovi archetipi sono imprenditore della reciprocità, imprenditore della rigenerazione, imprenditore della riconnessione e imprenditore della realizzazione.
Quali sono i 12 archetipi principali dell’archetypal branding?
Come dicevamo, nell’archetypal branding esistono 12 archetipi principali, capaci di coprire l’intero spettro delle pulsioni ed emozioni umane: dal conforto all’eccitazione, dalla creatività al bisogno di controllo.
Scegliere l’archetipo giusto per la tua attività è fondamentale, perché può aiutarti a definire al meglio le motivazioni che danno vita al tuo progetto, l’anima del tuo brand e l’identità differenziante della tua azienda. Scopriamo quali sono!
1. L’innocente
Obiettivo: essere felice.
Caratteristiche: si sforza di essere buono, è puro, giovane, ottimista, semplice, morale, romantico, leale.
Svantaggio: potrebbe essere ingenuo o noioso.
Nicchia di marketing: le aziende con valori forti, viste come affidabili e oneste, associate a moralità, buone virtù, semplicità e nostalgia del passato.
Esempio: Dove e Coca-Cola.
2. L’uomo o la donna comune
Obiettivo: appartenere o connettersi con gli altri.
Caratteristiche: è con i piedi per terra, solidale, fedele, simpatico, comune, si connette con gli altri.
Svantaggio: potrebbe mancare di un’identità distintiva e mimetizzarsi troppo.
Nicchia di marketing: le aziende che si basano sull’appartenenza e che forniscono soluzioni pratiche e simpatiche a problemi comuni.
Esempio: Ikea, eBay.
3. L’eroe
Obiettivo: aiutare a migliorare il mondo
Caratteristiche: coraggioso, audace, onorevole, forte, sicuro di sé, fonte di ispirazione.
Svantaggio: potrebbe risultare arrogante o distaccato.
Nicchia di marketing: le aziende che lasciano un segno positivo nel mondo, risolvono problemi importanti e ispirano gli altri a cambiare il mondo attorno a loro.
Esempio: Nike, BMW, Duracell.
4. Il fuorilegge
Obiettivo: infrangere le regole e combattere l’autorità.
Caratteristiche: ribelle, iconoclasta, selvaggio, apre la strada al cambiamento, indomabile.
Svantaggio: potrebbe spingersi troppo oltre ed essere visto in modo negativo.
Nicchia di marketing: le aziende che propongono un cambiamento, che consentono alle persone di sfogarsi e rompere gli schemi.
Esempio: Harley-Davidson, Virgin, Diesel.
5. L’esploratore
Obiettivo: trovare realizzazione attraverso la scoperta e nuove esperienze.
Caratteristiche: irrequieto, avventuroso, ambizioso, individualista, indipendente, pionieristico.
Svantaggio: potrebbe non adattarsi al mainstream.
Nicchia di marketing: le aziende che propongono servizi emozionanti, autentici e stimolanti.
Esempio: Jeep, Red Bull.
6. Il creatore
Obiettivo: creare qualcosa dotato di significato e con un valore duraturo.
Caratteristiche: creativo, fantasioso, artistico, fantasioso, imprenditore, anticonformista.
Svantaggio: potrebbe essere perfezionista o poco pratico.
Nicchia di marketing: le aziende visionarie, che aiutano i clienti a creare o a esprimere la loro immaginazione.
Esempio: Lego, Canon, Crayola.
7. Il sovrano
Obiettivo: controllare, creare ordine dal caos.
Caratteristiche: leader, responsabile, organizzato, modello da seguire, amministratore, controllore.
Svantaggio: potrebbe non avere un carattere facile da apprezzare o essere troppo autorevole.
Nicchia di marketing: le aziende che aiutano le persone a diventare più organizzate, a creare più stabilità e sicurezza in un mondo caotico.
Esempio: Microsoft, Barclays, Mercedes-Benz.
8. Il mago
Obiettivo: realizzare i sogni, creare qualcosa di speciale.
Caratteristiche: visionario, carismatico, fantasioso, idealista, spirituale.
Svantaggio: potrebbe correre troppi rischi e osare troppo.
Nicchia di marketing: le aziende che ispirano il cambiamento, espandono la conoscenza delle persone e aiutano gli altri a trasformare il loro mondo.
Esempio: Disney, Apple.
9. L’amante
Obiettivo: creare intimità, ispirare amore.
Caratteristiche: appassionato, sensuale, intimo, romantico, caloroso, impegnato, idealista.
Svantaggio: potrebbe essere troppo altruista o non abbastanza degno di fiducia.
Nicchia di marketing: aiuta le persone a sentirsi apprezzate, a trovare appartenenza, a connettersi, godersi l’intimità e costruire relazioni.
Esempio: Victoria’s Secret, Marie Claire, Nespresso.
10. L’angelo custode
Obiettivo: prendersi cura e proteggere gli altri.
Caratteristiche: premuroso, materno, educato, altruista, generoso, compassionevole.
Svantaggio: può essere sfruttato o dato per scontato.
Nicchia di marketing: le aziende che aiutano le persone a prendersi cura di se stesse e degli altri.
Esempio: Johnson & Johnson, Pampers.
11. Il giullare
Obiettivo: portare gioia nel mondo.
Caratteristiche: divertente, senso dell’umorismo, spensierato, malizioso, irriverente.
Svantaggio: potrebbe essere considerato frivolo o irrispettoso.
Nicchia di marketing: le aziende che aiutano le persone a divertirsi o godere di ciò che stanno facendo.
Esempio: Fanta, M&M’s.
12. Il saggio
Obiettivo: aiutare il mondo ad acquisire saggezza e intuizione.
Caratteristiche: fonte di informazioni, saggezza, intelligenza, affidabilità, premura.
Svantaggio: potrebbe essere eccessivamente contemplativo o troppo supponente.
Nicchia di marketing: le aziende che aiutano le persone a comprendere meglio il mondo e a fornire informazioni pratiche e corrette.
Esempio: BBC, Google, Philips.
L’importanza degli archetipi nelle attività di branding
Il fascino intrinseco degli archetipi nel branding risiede nel loro potere di dare un volto e un’identità ai brand, nella speranza di parlare in modo più umano ed efficace ai clienti.
L’archetypal branding aiuta il tuo marchio a trovare la sua voce differenziante e a costruire relazioni vere e durature con i clienti, invece di generare semplicemente transazioni sporadiche e non fidelizzate!
Vuoi creare anche tu un brand memorabile con una comunicazione strategica efficace e il design più accattivante?
Fissa ora una consulenza di 30 minuti con uno dei nostri esperti cliccando QUI
Image Credit: via Instagram