Marketing SENSORIALE: Come Rapire i tuoi Clienti

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    Cos’è il Marketing Sensoriale?

     

    Il Marketing Sensoriale è un approccio di marketing che si basa sulla costruzione esperienziale delle percezioni che il cliente riceverà durante il processo di acquisto.

     

    Il neuromarketing ci insegna che, nella stragrande maggioranza dei casi, il nostro processo di acquisto e, nello specifico, la decisione d’acquisto, avviene attraverso l’attivazione di recettori presenti nella parte destra del nostro cervello, ossia nella parte emotiva e irrazionale.

     

    Anche quando crediamo di aver effettuato un acquisto completamente ragionato, possiamo stare certi che l’emotività ci avrà messo comunque il suo zampino.

     

    Il GAP aspettativa/realtà

     

    Prima di entrare nel merito del Marketing Sensoriale e spiegarti come rapire i tuoi clienti (in senso figurato ovviamente), è bene che tu comprenda il concetto di gap aspettativa/realtà.

     

    Il Marketing sensoriale è uno strumento potentissimo per aumentare vendite e fatturato ma, se usato in maniera impropria, può diventare un’arma a doppio taglio.

     

    Ti faccio direttamente un esempio.

     

    Un panificio utilizza tecniche di marketing olfattivo per spargere in strada con un sistema di ventilazione il profumo del pane appena sfornato.

     

    È ora di pranzo e molti clienti verranno rapiti dal profumo.

     

    In questo momento hai portato le aspettative di quei clienti affamati decisamente in alto. 

     

    Se il tuo pane è di pessima qualità e ha un saporaccio, l’esperienza di consumo del cliente (che si aspettava il pane più buono del mondo) risulterà pessima e, con tutta probabilità, sfodererà il suo smartphone per lasciare una brutta recensione.

     

    Per approfondire questo argomento ti invito alla lettura di questo articolo.

     

    Il Marketing Sensoriale: Come Rapire i tuoi clienti

     

    Le leve del Marketing sensoriale sono 5 e coincidono con i nostri 5 sensi.

     

    Visivo

     

    Il marketing visivo è senza ombra di dubbio quello più utilizzato in assoluto perché viene utilizzato anche inconsciamente.

     

    La prima cosa importante del marketing visivo è l’identità visiva. È molto importante che il brand si presenti correttamente posizionato e graficamente interessante, con i giusti colori e le giuste simmetrie, ma di questo te ne ho già parlato in questo articolo.

     

    Oltre al mero concetto grafico, esistono molte altre realtà che influiscono visivamente sulla percezione del cliente. Come gli spazi, la disposizione di interni (interior design), l’intensità, la posizione e la temperatura delle luci, le forme dei prodotti.

     

    Come disse Gina Tricot: “Gli occhi comprano il 70% o l’80% di ciò che le persone comprano”.

     

    Uditivo

     

    Il Marketing uditivo, come facilmente intuibile, si occupa di ciò che le nostre orecchie ascoltano e rielaborano.

     

    Il caos di un mercato rionale, così come il silenzio assordante di un ristorante gourmet, contribuiscono in maniera rispettiva a costruire l’esperienza del cliente.

     

    La musica ascoltata all’interno dei negozi è un elemento che spesso viene poco considerato ma può contribuire molto alla customer experience. I grossi franchising conoscono bene l’importanza della scelta della musica all’interno dei propri punti vendita, per questo tendono a standardizzarla. In alcuni casi gli stessi franchising posseggono una propria radio come Radio McDonald’s (concessa da Radio 105).

     

    Gustativo

     

    La leva del gusto è tipica della attività del food and beverage e non è difficile immaginare come il gusto possa influenzare la percezione del cliente.

     

    Olfattivo

     

    Nel marketing sensoriale Il senso dell’olfatto è secondo solo a quello della vista. L’olfatto è responsabile di gran parte delle nostre emozioni ed è in grado di influenzarle in maniera molto decisa.

     

    Questa leva non riguarda solo le attività di ristorazione come si potrebbe pensare, ma anche tantissime altre realtà di business.

     

    I profumi presenti nell’aria sono in grado di infuenzare fortemente le nostre emozioni. Anche questa leva è molto utilizzata dai grossi franchising che tendono a standardizzare anche questo aspetto.

     

    Tattile

     

    L’ultima leva è quella del tatto e riguarda prevalentemente le percezioni dei prodotti. Il peso, il materiale, la morbidezza e l’ergonomicità di un prodotto possono influenzare tantissimo la percezione da parte del cliente.

     

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