Marketing per negozio di alimentari
Possedere un negozio di alimentari al giorno d’oggi è estenuante. La GDO, cioè supermercati e ipermercati, hanno ormai, da un ventennio, conquistato il monopolio con i loro prezzi ultra-competitivi e la loro vastissima offerta di prodotti. Molti negozi di alimentari sono stati costretti a chiudere ed altri continuano ad arrancare magari solo per dar da mangiare ai propri figli. Ma esistono dei metodi per poter riemergere? Delle leve da sfruttare che gli ipermercati non posseggono? Certo che si! Attraverso l’utilizzo del marketing per negozio di alimentari.
Le leve del marketing per negozio di alimentari
Combattere la GDO non è semplice, ma attraverso i giusti strumenti e la giusta direzione di pensiero, potrai riuscire a strappare dal mercato più clienti di quanto credi. Queste leve sono strumenti potentissimi per aumentare vendite e fatturato, ma solo se utilizzate correttamente.
Fattore umano
La prima leva del marketing per negozio di alimentari, riguarda qualcosa che negli ultimi anni si sta perdendo e di cui se ne ha sempre più bisogno. Sto parlando del fattore umano. L’uomo vive di rapporti sociali e, nella frenetica vita di oggi, questi rapporti stanno venendo sempre meno. Ma come sfruttare questa leva a nostro vantaggio? Sicuramente attraverso il fattore fiducia; cercate di farvi amici i vostri clienti, fate in modo che si fidino di voi, date loro sempre ciò che chiedono e, a volte, anche qualcosa di più. Fategli capire che dietro quel bancone c’è un’anima disposta a fare per loro qualsiasi cosa. Sarà proprio questo il valore aggiunto che spingerà i clienti ad acquistare da voi.
I prodotti
Una delle prime regole del marketing in generale e quindi, anche del marketing per negozio di alimentari, è quella della differenziazione. Non crederete di vendere lo stesso prodotto della Conad di fronte al triplo del prezzo? Vero? Non avrebbe senso! E non avrebbe senso neanche per il cliente che senza indugio comprerà dalla Conad. Ora starete pensando: “Certo! Ma i prodotti sono sempre gli stessi”. Quello che bisogna fare è creare un unico grande prodotto costituito da tutti i vostri prodotti. Mi spiego. Fornendo tantissimi prodotti diversi offrirete si, il vantaggio di un’ampia scelta, ma non sarete diversi dal supermercato (tranne che per i prezzi).
Ciò che è necessario fare è costruire un’identità del vostro negozio; fare in modo che il cliente vi percepisca come venditore di soddisfazioni di un determinato bisogno. La chiave sta nel focalizzarsi su una determinata tipologia di prodotti e posizionarsi nella mente dei clienti come “colui che vende quei prodotti”. L’alimentare X che vende 12 tipologie di prosciutti, ha sicuramente un’identità più specifica e riconoscibile di un generico supermercato. L’alimentare X verrà etichettato dai clienti come “quello che vende i prosciutti”. Questo è chiaramente solo un esempio.
Un’altro metodo è quello di avere un prodotto esclusivo. Lo so, non è semplice e costa. Ma con la giusta promozione potrebbe trasformarsi nel vostro core business. Attraverso l’e-procurement (procacciamento di prodotti da Internet), potrete scegliere alcuni prodotti che nella vostra città o nel vostro quartiere sono introvabili e fare di essi la leva del vostro business o sfruttarli come leva per attirare clienti nel vostro negozio per poi vendere, attraverso tecniche di up-selling e cross-selling, altri prodotti.
I consorzi
Questo è uno strumento davvero poco utilizzato. Il motivo di ciò è da individuare nella natura dell’imprenditore che è tendenzialmente poco incline a collaborare con i concorrenti. Si tratta di uno strumento che permette, salvo consenso di altri acquirenti (parlo di altri competitor negozi di alimentari), di acquistare grosse quantità di lotti da un unico fornitore. I supermercati riescono ad ottenere prezzi vantaggiosi grazie all’acquisto di grosse quantità di prodotti. Perché non possono farlo anche tutti i negozi di alimentari di una città o un quartiere in modo da ottenere costi più bassi? A mio avviso, questa è una questione tutta italiana: “Io con quello non collaboro!”. Questo punto è in contrasto con quello precedente (prodotti esclusivi), ma ciò non toglie che il consorzio possa essere effettuato solo per pochi prodotti difficilmente differenziabili (es. ballette d’acqua, carta igienica, patatine…). Certo, dovete convincere gli altri! Buona fortuna! 🙂
Neuromarketing
Se c’è qualcosa di buono che possiamo trarre dalla GDO, è come posizionano i prodotti all’interno della struttura. Fateci caso… entrando in un supermercato potrete notare come i prodotti siano sistemati in determinate posizioni, illuminati da luci con una certa temperatura (bianche o gialle) e lungo determinati percorsi. Nulla è messo lì per caso, i prodotti sono posizionati sulla base di meticolosi studi riguardanti il “comportamento del consumatore” e di come egli agisce in determinate condizioni. Di questo si occupa il neuromarketing, ossia la branca del marketing, strettamente legata alle neuroscienze, che studia cosa accade nella mente del consumatore in risposta a determinati stimoli emozionali. Senza spendere migliaia di euro per assumere degli esperti, la cosa più ragionevole da fare è quella di “copiare” la GDO e cercare di posizionare i vostri prodotti in maniera più efficiente; chiaramente facendo delle prove.
Bonus
Nel nostro blog potrai trovare tantissimi articoli interessanti che ti aiuteranno a fare marketing in maniera efficiente per la tua impresa. Per iniziare ti consiglio di dare un’occhiata a questo articolo che ti fornisce dei consigli pratici per ottenere clienti.
Concludendo
Di strumenti ce ne sono tanti, molti dei quali potrebbero davvero rivoluzionare il vostro modo di fare business. Sta a voi decidere se continuare ad arrancare oppure cercare di dare una scossa alla vostra azienda. Implementare una strategia di marketing non è semplice e richiede tempo e competenze. Noi di EGO55 ci occupiamo da tanti anni di marketing e comunicazione ed aiutiamo le aziende ad emergere in questo “pazzo mercato” pieno di insidie e difficoltà. Lasciaci il tuo nome e la tua e-mail qui sotto e ti ricontatteremo per un incontro gratuito. Nel frattempo, buona vita!